Non tutte le strisce sono di Adidas. Il gigante tedesco dell’abbigliamento sportivo lo ha imparato – nuovamente – a sue spese. Come infatti molti sanno, Adidas ha una lunga storia nota di azioni legali introdotte contro qualsiasi azienda che avesse utilizzato un design che potesse ricordare il suo marchio “Three Stripes”: molte – ed alcune assai famose – sono le aziende che hanno dovuto difendersi dalle azioni giudiziarie di Adidas.
Di recente, Adidas ha perso l’ennesima battaglia legale volta ad impedire l’utilizzo di marchi che potessero ricordare la sue “tre strisce”. Intorno alla metà del 2021 Adidas aveva infatti citato in giudizio lo stilista statunitense Thom Browne (famoso per i suoi completi con giacca e pantaloni corti) lamentando che le quattro strisce utilizzate da quest’ultimo su gran parte dei suoi capi imitavano il proprio iconico marchio “Three Stripes”, con conseguente confusione del consumatore.
Al contrario, Thom Browne sosteneva che il pericolo di confusione era da escludere non solo perché le due aziende operano in mercati completamente differenti (il brand americano rientra nel segmento luxury, mentre Adidas nello sportswear), si rivolgono a clienti differenti e offrono i loro prodotti a prezzi nettamente diversi, ma soprattutto perché, in ogni caso, un marchio avente ad oggetto semplicemente tre strisce non può estendere le sua protezione su tutte le possibili configurazioni (e quantità) delle strisce. Vieppiù, il segno costituito da strisce era in uso già dalla fine degli anni ’40 sulle c.d. giacche varsity (o college).
Alla fine, con verdetto del 12 gennaio 2023, il Tribunale di New York si è pronunciato a favore di Thom Browne, escludendo la possibilità che le “tre strisce” di Adidas, per quanto note, potessero inibire l’uso di un logo a quattro strisce per prodotti – fra l’altro – non coincidenti con quelli di Adidas.
Da tutte le più recenti vicende del marchio di Adidas (l’ultima delle quali è quella sopra riassunta) si può trarre la definitiva (?) conclusione per cui, pur ammettendo che ormai – a distanza di più di 50 anni – le “Three Stripes” abbiano certamente acquisito un forte potere distintivo, una ipotetica violazione del marchio potrebbe configurarsi solo nei limiti in cui venga utilizzato un design a “tre strisce” che riproduca in modo pedissequo il logo di Adidas, siccome nella figura di tre strisce non vi è di per sé nulla di originale e caratterizzante.