Il Disegno di Legge di iniziativa governativa sulla riforma del Codice della Proprietà Industriale, approvato dal Senato il 2 maggio scorso, passa ora all’esame della Camera dei deputati.
Non poche ed importanti le novità, tutte sostanzialmente improntate a dar pratica attuazione al PNRR anche in tema di proprietà industriale (che costituisce una delle aree di maggiore rilevanza per lo sviluppo economico e tecnologico di ogni Paese). In estrema sintesi:
1. capovolgendo la precedente normativa, si stabilisce ora che i diritti sulle invenzioni realizzate dal personale delle Università ed istituti di ricerca sono di proprietà dell’ente di appartenenza dell’inventore (salvo il diritto di quest’ultimo di essere riconosciuto e menzionato autore del trovato). Ciò al fine di favorire lo sfruttamento economico diretto dei brevetti da parte degli enti ed istituti di ricerca (con la creazione di specifici Uffici di Trasferimento Tecnologico) e di implementare quindi le sinergie con le aziende utilizzatrici e con il mondo del lavoro;
2. per meglio tutelare il patrimonio nazionale delle indicazioni geografiche e denominazione di origine protette, viene formalmente sancito il divieto di registrare marchi usurpativi o evocati di tali indicazioni e denominazioni;
3. viene riconosciuta la protezione temporanea dei disegni e modelli industriali esposti in fiere nazionali ed internazionali;
4. viene introdotta la possibilità di posticipare i pagamenti rispetto al deposito delle domande di registrazione di brevetti e marchi e confermata la possibilità di ottenere la reintegrazione di diritti scaduti per il mancato rispetto di termini, per il compimento di determinate attività, dietro pagamento di un’apposita tassa di mora;
5. vengono semplificati i procedimenti di ricorso avanti la Commissione dei Ricorsi dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
Questa Newsletter darà pronta informazione del varo definitivo della legge di riforma non appena approvata anche dalla Camera dei Deputati.